A 12 anni studiava i computer e le prime applicazioni dell'intelligenza artificiale. Pare che da allora non abbia più smesso.

Tra i primi periti informatici in Italia, decide di proseguire gli studi accademici in questo settore. È il 1987 e, dopo aver valutato il piano di studi e i libri di testo, molla tutto e va a lavorare negli Stati Uniti. A 20 anni è in Microsoft, dove si occupa dei primi motori di ricerca testuali, per poi passare ad Intel, ai primi sistemi di compressione video. Torna in Italia e con il suo know how dirige laboratori di ricerca e sviluppo nel settore ICT per grandi realtà nazionali. Arriva alla dirigenza ma non si diverte più.

Si licenzia e fonda nel 2006 la prima start up italiana che si occupa di big data e social media. Oggi, oltre a gestire la sua azienda, collabora come free lance con alcune importanti realtà nazionali ed estere.

Il sogno nel cassetto? Riprendere gli studi.