06/07/2017
74 siti web di ateneo analizzati, 73 pagine Facebook visionate, 85 app mobile individuate, 222 mistery client eseguiti e 814 test effettuati per un totale di 5.846 dati raccolti in un mese.
Sono solo alcuni numeri della valutazione eseguita da kapusons sulla comunicazione online degli atenei italiani e relativa alle classifiche Censis delle università italiane 2017.
Ma cosa c’entra kapusons con le classifiche Censis delle università?
Forse non lo sapevi, ma kapusons affianca da anni Fondazione Censis nella redazione delle annuali classifiche sulle università italiane che ogni anno aiutano migliaia di studenti a orientarsi nella scelta dell’ateneo e del corso di laurea più in linea con le loro esigenze formative.Il Censis valuta infatti le università secondo 5 dimensioni di analisi, tra cui rientra anche quella della comunicazione online e dei servizi digitali. Una dimensione che inizialmente prevedeva un focus sui soli siti web di ateneo, ma che negli anni è stata ampliata da kapusons anche all’analisi dei canali social ufficiali delle università, compresa una maggiore interazione con essi e con gli altri presidi online.
Come avviene la valutazione?
Soprattutto la valutazione dei siti web potrebbe divenire un semplice esercizio di stile legato il più delle volte al solo aspetto estetico e associata a giudizi soggettivi.Per ridurre la soggettività dell’analisi e comparare gli atenei secondo aspetti il più possibile oggettivi e omogenei, kapusons elabora ogni anno una matrice di rilevazione composta da diverse famiglie di valutazione, ognuna delle quali è strutturata da singole voci di analisi per indagare precisi aspetti della comunicazione online di ateneo.
In questo modo, oltre al punteggio generale, è anche possibile studiare il posizionamento di ogni università secondo punti di forza e debolezza relativi a specifiche verticalità.
Come vengono scelte e quali sono le famiglie di valutazione?
Guardiamo ai presidi online delle università con gli occhi di uno studente, ma senza dimenticare che questi sono pensati per comunicare con più stakeholder (docenti, studenti stranieri, personale amministrativo, aziende, famiglie, ecc.) e concepiti anche come canali di promozione e acquisizione in quello che è a tutti gli effetti un settore ad alta competitività.Motivo per il quale non mancano voci di analisi volte a misurare anche questi aspetti, a cui si aggiunge un approccio mirato all’innovazione per indagare gli ultimi trend della comunicazione online.
Il tutto viene tradotto in un modello di analisi che quest’anno è composto da 10 famiglie di valutazione, e 79 indicatori, applicate ai presidi online di 74 atenei.
Struttura
L’analisi prende in considerazione le home page dei siti web di ateneo ed è volta a verificare la presenza di menu di profilazione e altri elementi utili a facilitare la navigazione dell’utente, nonché la fruizione della risorsa desiderata.
Servizi
Viene verificata la presenza e la rilevanza (posizione all’interno dell’alberatura di navigazione) di determinati servizi e strutture di ateneo. Inoltre è in questa famiglia che avviene il primo ingaggio con i presidi online dell’università e che si traduce in un’attività di mistery client volta a stressare gli indirizzi email degli uffici orientamento. Viene infatti inviata una email con una precisa richiesta di informazioni per valutare la tempistica di risposta e la completezza dei contenuti.
Questa famiglia di valutazione prevede una verifica del rispetto della normativa sui cookie e sottopone a dei penetration test i form di log-in delle aree riservate dedicate agli studenti.
Accessibilità
Un sito web deve essere fruibile anche da utenti con gap cognitivi e fisici tali da precludere l’esperienza d’uso piena dello stesso e creare vere e proprie barriere nell'accesso ai contenuti web. E questo dovrebbe valere, soprattutto, per i siti web delle università.
Durante il periodo di rilevazione sottoponiamo i siti ad una serie di validatori per verificarne il rispetto delle linee guida dettate da consorzi internazionali come il World Wide Web Consortium (W3C) e pubblicate dal Web Accessibility Initiative (WAI) che in seguito si sono tradotte nei nuovi standard WCAG (Web Content Accessibility Guidelines).
Usabilità e mobile
È la famiglia di valutazione volta a verificare presenza e performance delle soluzioni adottate per rendere l’informazione fruibile anche da device mobili. Compreso un breve focus sulle app mobile ufficiali di ateneo.
SEO Competition
La home page non è necessariamente la prima pagina che viene visionata da un utente, così come non è detto che questo arrivi al sito web inserendo la url specifica. La ricerca di informazioni sul mondo universitario (corsi, master, servizi, ecc.) può infatti iniziare dai motori di ricerca.
Motivo per il quale è stata creata una famiglia di valutazione che pesa la cura del contenuto del sito web anche in relazione al rispetto delle dinamiche SEO di base (sitemap, tipologia di URL e meta tag).
Social
Non solo siti web e app mobile. Le università presidiano il web anche e soprattutto con i loro canali social ufficiali. Motivo per il quale è stata strutturata una famiglia di valutazione che tra le varie voci ha analizzato le tipologie dei contenuti pubblicati, frequenza di aggiornamento e tasso di engagement rate sviluppato.
Indicatori ai quali è stata affiancata un’attività di mistery client volta a testare le tempistiche di risposta delle fanpage di ateneo.
Brand identity
Sviluppare un senso di appartenenza passa anche dalla comunicazione.
In questa famiglia di valutazione viene valutata l’attenzione prestata alla creazione di un’immagine coordinata e all’implementazione di canali e strumenti volti a veicolarla.
Studenti stranieri
Con questa dimensione viene verificata la presenza di informazioni veicolate almeno in inglese e riguardanti il target degli studenti stranieri in entrata. Inoltre, è all’interno di questo focus che viene effettuato l’ultimo mistery client volto a testare le tempistiche di risposta degli uffici dedicati alle relazioni internazionali.
Fundraising
Negli ultimi anni diverse università hanno intensificato i loro sforzi comunicativi anche nella promozione di campagne di 5x1000 e in altre soluzioni di finanziamento. Sono stati infatti creati siti web dedicati esclusivamente alle donazioni o alle associazioni degli ex alumni.
Con quest’ultima famiglia di valutazione andiamo quindi a verificare e pesare la presenza di questa tipologia di azioni sui rispettivi presidi online.
Le classifiche digital delle università 2017
Ma in cosa si è tradotta tutta questa mole di lavoro?Semplice. Nelle classifiche che puoi visionare di seguito.