Apple, alle prese con la crisi globale dei metalli rari e con le nuove limitazioni imposte dal governo USA ha deciso di entrare in modo prepotente in un nuovo mercato. Nel 2024, infatti, l’azienda di Cupertino ha voluto diversificare il proprio business e per farlo ha puntato sul mercato italiano come mercato target per una nuova idea che rivoluzionerà il settore del food.

Dopo il celebre slogan “Think Different”, che accompagnava la campagna di lancio dei nuovi computer negli anni Novanta, con il payoff “Eat Different” lancia gli iBurger, i nuovi panini contrassegnati dall’iconico marchio Apple.

Al centro della campagna c’è proprio l’idea di “Eat Different”, che promuove i principi di inclusività e di diversità sottolineando anche l’importanza dell’impatto ambientale. Con una vasta gamma di opzioni, infatti, comprese quelle per vegani e vegetariani, Apple si impegna a soddisfare i gusti culinari di ogni cliente, indipendentemente dal loro stile di vita o dalle loro preferenze alimentari, con l’obiettivo di offrire un’esperienza gastronomica unica e variegata e di mantenere una forte connessione con le culture locali.

Ripercorrendo la strategia “glocal” (global+local), Apple apre fast food in tutto il mondo e lancia dei panini che richiamano la cultura culinaria di ogni paese. E quindi in Francia (troveremo) il “iBaguette”, in Grecia il “iSouvlaki”, in Spagna il “iGazpacho”. La campagna “Eat Different” rivoluzionerebbe davvero il mondo del food, con il piano di awareness completo e ben pianificato già realizzato è stato evidenziato il suo potenziale rivoluzionario. Grazie a questo piano, Apple potrebbe consolidare ulteriormente la credibilità del suo marchio e trasformare radicalmente il settore alimentare con gli iBurger, portando così l’idea di “Eat Different” a grandi livelli di successo.

Il condizionale è voluto, perché il progetto fa parte di una simulazione nell’ambito del corso di Comunicazione e Marketing dell'Università di Camerino (corso di laurea in Informatica per la comunicazione digitale).

Il docente del corso (nonché CEO di kapusons), Ugo Esposito, coadiuvato da web analyst, social media manager e content creator di kapusons, ha messo a punto un laboratorio didattico formativo per gli studenti di comunicazione appunto, il Digital Garage.

Questo progetto che è già arrivato, con successo, alla sua terza edizione, è stato ideato dall’agenzia per offrire agli studenti un’esperienza pratica diretta in un ambiente simile a quello lavorativo. Il Digital Garage gli offre l’opportunità di mettersi alla prova e acquisire competenze preziose, fornendo loro un’esperienza formativa unica nel suo genere.

La campagna “Eat Different” è stata presentata da un gruppo di studenti (gli “Spiffy Pach”), un esperto di comunicazione, un fotografo e videomaker, un graphic designer e un producer musicale, i quali, tra le opzioni proposte, hanno scelto di lavorare al riposizionamento di un prodotto già esistente portandolo in una parte di mercato non esplorata, con una fresca aria di reinventiva da parte del brand stesso.

Ma cos’è il Digital Garage?

Il Digital Garage è un workshop formativo che serve ad aiutare gli studenti universitari a sviluppare le proprie competenze digitali strategiche attraverso un vero e proprio progetto business oriented.

È stato strutturato sulla base dei principi del Design Thinking, un metodo di problem solving creativo che consente di affrontare e risolvere problemi complessi utilizzando la creatività e delle tecniche di lavoro specifiche. L’obiettivo principale è quello di creare soluzioni efficaci che rispondano alle esigenze degli individui per i quali si sta progettando e si basa sulla collaborazione multidisciplinare e sul coinvolgimento di diverse competenze, al fine di generare idee originali e creative.

All’interno del corso di Comunicazione e Marketing digitale dell’Università di Camerino è già partito il project work del 2024 che si ispira a questo approccio.

Che cos’è un project work?

Si tratta di un’esperienza di apprendimento pratica in cui gli studenti applicano le conoscenze teoriche acquisite durante il corso, sviluppando competenze organizzative e procedurali.

I partecipanti hanno l’opportunità di scegliere tra le diverse opzioni di project work: promozione di un prodotto digitale o di un servizio innovativo, ideazione di una campagna di lancio o di riposizionamento di un prodotto già esistente sul mercato, promozione di un servizio o di prodotto dell’Università di Camerino.

Questo implica una serie di attività cruciali per gli studenti:

lavorare in squadra in un ambiente multidisciplinare simile a quello delle professioni digitali, composto da esperti informatici, designer, comunicatori e social media manager;

organizzare le fasi del lavoro in modo propedeutico, ma non lineare, permettendo il ripetere di alcuni passaggi fino al raggiungimento di una soluzione soddisfacente;

definire ruoli flessibili all’interno del team, confrontandosi su idee e ricerche;

pianificare, rispettare scadenze e, talvolta, anche commettere errori, proprio come avviene nel mondo delle professioni digitali.

Inoltre, gli studenti imparano ad analizzare il contesto, ponendosi le domande giuste e mostrando la capacità di comprendere e integrare punti di vista esterni; a sviluppare soluzioni innovative attraverso una varietà di tecniche; a pianificare attentamente il percorso da seguire; a realizzare la strategia concordata, misurandone l’efficacia e adattandola, se necessario, per scopi organizzativi e strategici e a comunicare in modo chiaro e conciso le fasi del processo e le decisioni adottate utilizzando strumenti di presentazione e dimostrando competenze di scrittura e comunicazione.

Il Digital Garage, quindi, si configura come un laboratorio formativo che prepara gli studenti a inserirsi nel mondo dinamico della comunicazione digitale, offrendo loro esperienza pratica e competenze necessarie per affrontare sfide reali nel settore.