Nell’antico Egitto si utilizzavano scale musicali di cinque e sette note, in Grecia si applicavano divisioni di quattro note, ma è impossibile ricostruire la musica che gli corrispondeva.

Quello che si sa è che esisteva un forte legame tra musica, emozioni e sentimenti. Molti autori antichi sottolineano l’importanza della musica per curare il cattivo umore o la malinconia, e parlano del rapporto tra musica, suoni e memoria. Filosofi e matematici del VI e V secolo a.C. ritenevano che lo studio della musica avvicinasse alla comprensione dell’universo.

Non aspiriamo ad arrivare così in cima, ma per noi di kapusons, la musica ha lo stesso valore intramontabile del passato. “Compagna” di passioni e stimolo creativo. C’è una Social Media Manager (https://shorturl.at/kPo7G), per esempio, che ha sempre sviluppato le sue idee migliori ascoltando Paola e Chiara, c’è un UX designer (https://shorturl.at/L5UIa) che crea interfacce ascoltando rumba, uno sviluppatore (https://shorturl.at/sgoPk) che, mentre rilascia una suite automatica di testing, si rilassa con i brani di Nora Jones e poi c’è qualcuno (https://shorturl.at/Ij9IL) che canta tutte le sere Daniele Silvestri ai propri figli.

Prima di scoprire la musica del cuore di ognuno di noi, conoscevamo solo metà del vissuto dei nostri colleghi di banco, persone a cui (ormai) vogliamo bene e con cui passiamo la maggior parte delle nostre ore. Scoprire la musica e il suono che ognuno ha dentro ci aiuta a guardare gli altri in modo diverso, ci aiuta a capire cosa c’è dietro i silenzi, cosa c’è oltre il lavoro.

In kapusons, dopo aver progettato per anni piattaforme per l’engagement aziendale, analizzato social big data e studiato le strategie di employer branding delle aziende, e soprattutto dopo aver inventato lo #statuttopagato (l’anti team building per eccellenza), abbiamo sperimentato una nuova dimensione della condivisione. Oseremmo dire quella definitiva, perché entrare nel mondo musicale degli altri significa arricchirsi, scoprire chicche nascoste, alzarsi una mattina e fischiettare un motivo che fino a ieri non ci apparteneva, creando una dimensione collettiva unica, non apparente e non esteriore, ma nascosta nelle cuffie e negli auricolari che ogni giorno indossiamo.

Immaginate di entrare in ufficio e sapere che il vostro collega del reparto sviluppo (https://shorturl.at/f11ly) ama i Daft Punk tanto quanto voi, o che una coppia creativa (https://shorturl.at/8sDyL) si rilassi unendo l’elettronica tedesca al cantautorato italiano (https://shorturl.at/tCDKk). La musica diventa il filo conduttore che ci unisce, che ci fa sentire parte di qualcosa di più grande, di una comunità vera e autentica. Grazie a @Spotify abbiamo le nostre playlist da utilizzare e condividere in caso di gioia, disperazione, felicità. Perché in fondo, la musica è questo: un viaggio che, condiviso, diventa ancora più straordinario. Iscriviti al nostro canale per ascoltare la nostra musica. ➡ rb.gy/7u2xz2