Palazzo San Felice torna alla città: un patrimonio storico nel cuore di Roma diventa uno spazio condiviso per la collettività.
Nel centro di Roma, Palazzo San Felice, edificio in dotazione alla Presidenza della Repubblica, si prepara ad accogliere la futura Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte.
In attesa dell’apertura definitiva, dal 14 giugno al 28 dicembre 2025 il palazzo apre eccezionalmente al pubblico ogni fine settimana. Un’occasione unica per esplorare un luogo solitamente chiuso e assistere da vicino alla sua trasformazione.
“Cultura in Cantiere” non è una mostra né una visita guidata tradizionale, ma un percorso immersivo e temporaneo che accompagna i visitatori tra gli spazi ancora in fase di restauro, offrendo uno sguardo sul passato del palazzo, sul presente dei lavori e sulla visione futura del progetto.
La trasformazione di Palazzo San Felice darà vita a un nuovo polo culturale moderno e digitale, aperto alla città e dedicato alla conoscenza, allo studio e alla partecipazione.
kapusons è stata chiamata a ideare e curare tutte le attività di comunicazione e promozione del cantiere interattivo . L’obiettivo è promuovere le attività del nuovo centro culturale e ampliare il coinvolgimento del pubblico, grazie a strategie di comunicazione e piani editoriali pensati per creare hype intorno all’evento espositivo.
La principale criticità di questo progetto risiedeva proprio nell’anomalia di dover presentare qualcosa che era ancora in fieri: proprio per questo, i nostri creativi hanno pensato di sintetizzare nel concept “Vieni a vedere quello che non puoi vedere”.
kapusons ha avuto un ruolo centrale nella comunicazione e nella promozione del progetto, traducendo il concept “Cultura in Cantiere” – ideato da Sapienza Università di Roma – in una campagna integrata e multicanale. L’agenzia ha definito e coordinato l’intero piano di comunicazione congiunto, in collaborazione con tutti gli enti coinvolti, costruendo una strategia articolata su più livelli narrativi, tecnici e territoriali.
Ha realizzato il sito web del progetto, punto nevralgico dell’esperienza, pensato come una piattaforma mobile-first, semplice e intuitiva, in linea con l’estetica del concept: cemento, segnaletica e gialli fluo. Il sito non è solo uno strumento tecnico per la prenotazione delle visite tramite Vivaticket, ma anche un luogo di racconto e aggiornamento continuo.
Parallelamente, kapusons ha ideato e gestito la campagna “Copy AD”, un’operazione di inversione semantica che utilizza il linguaggio del cantiere in chiave ironica e narrativa (“Accesso consentito solo ai curiosi”, “Area culturale. È fortemente consigliato l’accesso”), trasformando i divieti in inviti e ribaltando l’immaginario tradizionale.
La strategia di comunicazione si è sviluppata online e offline: dall’apertura e gestione dei canali social di Palazzo San Felice, pensati per costruire una voce riconoscibile e coerente per l’intera durata del progetto, alle campagne ADV su Meta e Google, con un geotargeting mirato sulla città di Roma e potenziamenti nei weekend per massimizzare la partecipazione. Anche l’esperienza fisica è stata curata attraverso una campagna di affissione e la produzione di materiali BTL – badge, totem, card – che rendono tangibile il racconto del cantiere.
kapusons ha inoltre coordinato la produzione multimediale dedicata, realizzando contenuti di storytelling emozionale e un’intervista esclusiva all’architetto Mario Botta, per approfondire la visione progettuale e raccontare l’intero percorso di “Cultura in Cantiere”. La campagna ha trovato spazio anche fuori dallo schermo, con una pianificazione ATL mirata nei luoghi simbolici della capitale – dagli Aeroporti di Roma al Parco Archeologico del Colosseo e alle Scuderie del Quirinale – per portare il racconto oltre il perimetro fisico del cantiere e immergerlo nella città.
Attraverso questa strategia integrata, kapusons ha dato voce e identità al progetto, trasformando un cantiere in uno spazio narrativo e partecipativo, vivo e aperto, in grado di anticipare il futuro culturale che Palazzo San Felice rappresenta.