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giovedì 21 giugno 2018

la pizzetta rossa

en attendant

Ora io so

perché in quei giorni venivo a trovarti

e ti portavo una pizzetta rossa.


Anche se avevi mangiato,

anche se ormai non avevi più fame,

ti dicevo mangia se vuoi

e tu mangiavi.


Era solo una stupida pizzetta rossa.


Era perché

ogni cosa avrei chiamato “Aprile”,

purché Aprile non portasse all’estate.


Era perché

i gatti potessero continuare a stare

in quell’urico amarsi in legnaia. 


Era perché

una volta mi avevi comprato una pizzetta rossa

prima di andare a scuola

e mi avevi detto aspettami in macchina,
sto tornando.


Tutto qua.


Quella pizzetta era tra noi come una promessa,

potevo stare dal lato del guidatore,
ma solo per gioco.


Era solo una

fottuta

stupida

pizzetta rossa,

mentre ancora sei qui
che torni
coi tuoi eserciti invitti
e la tua assolata rivoluzione
di giorni a mare
e basilico e pesci.